Offerte di lavoro della settimana
Queste sono le offerte di lavoro selezionate da noi 5 giorni a settimana, ogni settimana. Il lunedì, martedì, mercoledì, giovedì e venerdì (i giorni di apertura degli sportelli Informagiovani). Solitamente non riceviamo offerte di lavoro dirette, per cui in questi pdf le offerte di lavoro sono prese da vari siti Internet (le fonti sono sempre citate) ma vagliate da noi.
Scrivere il Curriculum Vitae
(che si chiama curricolo in italiano!)
Curriculum vitae “corso della vita in breve” (prima documentazione in italiano 1892) e solo successivamente si trova la forma singola curriculum (documentato in italiano dal 1941). Anche la parola singola si afferma nell’uso nella forma invariabile, e nei vocabolari italiani è appunto annotata come sost. masc. inv.
Sappiamo però che questo sostantivo in latino apparteneva al genere neutro per cui entrando nell’italiano ha subìto un passaggio di genere, venendo assimilato ai nomi maschili. Proprio questo passaggio di genere produce problemi e incertezze nel momento che si consideri la forma plurale; infatti, anche se esiste la forma adattata in italiano curricolo con il suo plurale regolare curricoli, il termine originario latino continua ad essere quello preferito e più utilizzato. Il plurale di curriculum è senza dubbio curricula, ma questa forma viene usata con qualche resistenza perché, se la forma singolare è talmente diffusa che si suppone sia conosciuta da tutti, il plurale del neutro latino con la tipica terminazione in –a è più lontano dal sistema morfologico dell’italiano e presuppone la conoscenza almeno delle nozioni elementari del latino. Si può quindi scegliere tra la parola italianizzata curricolo con plurale curricoli o la forma originaria latina curriculum con il suo plurale curricula.
Dal sito dell’Accademia della Crusca qui (controllato il 29 febbraio 2016).
Dopo questa breve introduzione sulla terminologia, passiamo all’argomento di maggiore interesse.
Come si scrive un curricolo?
Partendo dal presupposto che andrà sempre personalizzato in base all’inserzione di lavoro a cui si risponde o all’azienda a cui lo si presenta (nel caso di un’auto-candidatura), si parte comunque sempre da un curriculum predefinito che poi si personalizzerà.
Qui è possibile scaricare un modello in docx (Microsoft Word) e odt (Libreoffice Writer) utilizzabile e modificabile a piacere.
Nei modelli qui sopra, la data e la firma sono all’interno di una tabella. Per visualizzarla con Microsoft Word segui queste istruzioni:
tasto destro del mouse sopra la scritta DATA (quella nera qui sopra) “proprietà tabella” -> “bordi e ombreggiature” -> “tutti”. Stessa procedura ma inversa per eliminarne la visualizzazione. Si tratta di un espediente per far si che Data e Firma siano sulla stessa riga ma giustificabili a piacere senza che l’uno influisca sull’altro. Ovviamente le scritte in rosso vanno rimosse.
Il font usato è il Verdana in quanto vari studi lo riconoscono come il più leggibile quando stampato grazie a caratteristiche intrinseche del font stesso (la spaziatura tra i caratteri, la chiara differenziazione tra alcuni caratteri, come la l (elle di luna minuscola) e l’1 (il numero) o sempre tra la l (di luna) e la I (di Impiego maiuscola).
Da tenere a mente che non deve mai superare le due pagine (un foglio A4, due facciate) e quando lo si spedisce via email o lo si allegata a qualche form online (ad esempio su Subito.it) va sempre usato il formato pdf (Portable Document Format) in quando non modificabile e soprattutto visualizzabile su qualunque dispositivo/sistema operativo senza problemi di impaginazione e di font (al contrario del doc/docx di Word dove l’impaginazione o i font possono cambiare in base alla versione della suite, 2007, 2009 ecc e del sistema operativo, Windows, MacOS, Linux).
Non devono mai mancare il richiamo alla normativa sulla privacy “Ai sensi della legge 196/03, il sottoscritto acconsente a che i dati forniti possano essere oggetto di trattamento per finalità relative alla selezione di personale.” Se consegnato a mano va apposta la data e la firma.
Sembra complicato? Lo è ma gli sportelli Informagiovani esistono anche per aiutare nella stesura del curricolo per cui in caso di bisogno non esitate a contattarci via email o (meglio nel caso della compilazione di un curricolo) venite ai nostri sportelli. Qui il calendario delle aperture.
Come funziona la reputazione on-line (on-line reputation)
La reputazione online è l’idea che ci si fa di una persona/luogo/azienda cercandola sui motori di ricerca.
È importantissima per le aziende (ad esempio, nel caso di ristoranti, l’opinione che hanno di noi gli utenti dei siti di recensioni online come TripAdvisor) ma lo è anche per le persone che cercano un impiego (e lo vogliono mantenere). Specie nelle aziende dotate di un “ufficio personale” (anche detto HR), non è insolito che prima di convocare un candidato ad un colloquio questo venga ricercato online per vedere chi è e conoscerne la storia, magari scoprendo particolare interessanti omesse nel curricolo. Solitamente si procede con una normale ricerca su Google per nome cognome, per poi approfondire sui vari social network, Facebook e LinkedIn su tutti (ma non solo).
Proprio per questo è importante stare attenti a cosa si vede di noi online. Si dovrebbe cercare di rimuovere le immagini che non riteniamo idonee, magari pubblicate tanto tempo fa ma ancora indicizzate dai vari motori e prestare attenzione alle impostazioni della privacy nei vari social network. Ad esempio sia Facebook che LinkedIn permettono di evitare che il proprio profilo sia visibile da Google, potendo nascondere nel secondo caso perfino la nostra immagine!
La ricerca attiva del lavoro
La ricerca attiva di lavoro si distingue dalla passiva perché è l’utente ad attivarsi continuamente per cercare un impiego mentre nella passiva dopo una prima mossa ci si mette in attesa di un contatto lasciando che siano altri a cercare per lui (maggiori informazioni nel paragrafo qui sotto).
Cosa bisogna fare per cercare “attivamente” un lavoro (dopo aver scritto un curricolo generico da personalizzare in base all’inserzione)?
Bisogna avere tanto tempo da spendere nei meandri di Internet per rispondere ai vari annunci di lavoro, alle volte allegando il proprio curriculum in pdf altre compilando lunghi form online che chiedono tutti i nostri dati personali oltre alle nostre esperienze formative e lavorative. Quest’ultima è l’opzione più utilizzata da aziende strutturate che hanno quindi capitale economico e umano da impiegare nell’attività di selezione del personale. Sicuramente il sito di una multinazionale avrà la sezione “lavora con noi” in cui sarà possibile accedere al form per candidarsi ad un’offerta di lavoro specifica o inviare un’autocandidatura (cioè una candidatura spontanea che non risponde ad una richiesta pubblicata dall’azienda in quel momento). L’autocandidatura è un’iscrizione volontaria al database a cui l’azienda accede per scegliere del personale.
La aziende unipersonali (ad esempio artigiani, idraulici, elettricisti) o poco strutturate (solitamente di piccole dimensioni) non hanno una figura preposta alla selezione del personale per cui si affidano ai siti Internet pubblicando annunci. Non è sempre così ma è sicuramente vero per la maggioranza dei casi.
Quali sono i siti Internet utili per cercare lavoro in maniera attiva?
Ogni territorio per varie ragioni ha dei siti che vengono preferiti rispetto ad altri. Nel nostro caso (cioè la provincia di Padova, visto che siamo la rete di sportelli Informagiovani di Retenus – l’unione dei Comuni di Cervarese Santa Croce, Rovolon, Saccolongo e Veggiano), quelli più utilizzati sono:
Subito per la provincia di Padova (ebbe sì non contiene sono annunci stile mercatino).
Bakeca.it per la provincia di Padova (come sopra!).
Kijiji per la provincia di Padova.
Bacheca annunci di lavoro Progetto Giovani del Comune di Padova (l’ufficio Informagiovani di Padova).
Esistono molti altri siti che permettono di cercare e pubblicare annunci di lavoro. Tra i più popolari (validi per tutto il territorio Italiano, per il lavoro all’estero ce ne sono molti altri, spesso specifici per ogni nazione):Infojobs.it, BiancoLavoro, Unimpiego.it, Michael Page, Monster.
Infine sicuramente il più popolare, LinkedIn che però funziona più o meno come un social network e richiede quindi molta più attenzione, cura e tempo.
Gli aggregatori di offerte
Esistono poi anche dei siti che funzionano da aggregatori, cioè raccolgono i vari annunci presenti altrove e li presentano. In pratica cercano le parole chiave che inseriamo nel campo di ricerca su più siti di annunci contemporaneamente presentandoli in una sola schermata ed evitandoci di dover aprire più schede del browser. Tuttavia proprio per questa funzione di aggregazione non consentono di pubblicare annunci nelle loro pagine (anche perché non ne hanno una essendo dei “motori di ricerca” per annunci).
I più popolari sono:
JobRapido, Indeed, bancalavoro.it e VicenzaLavoro.com anche se quest’ultimo si occcupa principalmente della provincia di Vicenza spesso ci sono inserzioni anche di comuni limitrofi come Padova.
Gli elenchi qui presenti non vogliono essere esaustivi, non è questo il nostro scopo, si tratta di un elenco sicuramente incompleto che però vuole essere di aiuto per chi cerca lavoro. Questa pagina è stata aggiornata il 31 agosto 2016.
LinkedIn ha una sezione tutta sua perché si tratta di un social network atipico molto potente che va usato con attenzione perché può risultare tanto utile quanto controproducente. Richiede inoltre parecchio tempo per essere padroneggiato e per poter impostare a dovere tutte le varie opzioni.
LinkedIn è un social network (come Facebook, Twitter o Google +) dedicato al mondo lavorativo. È quindi molto diverso da Facebook o da Twitter dove (specie nel primo) si postano contenuti anche ameni. Su LinkedIn gli “aggiornamenti” dovrebbero essere sempre circostanziati e utili per noi e i nostri “collegamenti”. Gli aggiornamenti sono gli “stati” di Facebook, mentre i collegamenti sono più o meno equivalenti agli “amici”. Più o meno perché i nostri contatti su LinkedIn non devono essere necessariamente i nostri amici nella vita reale, anzi, dovrebbero essere solo i nostri colleghi di lavoro o di studio. Il social network è molto settoriale e premia chi scrive e ricondivide contenuti riguardanti un determinato settore concedendogli più visibilità (cioè si compare prima nei risultati di ricerca all’interno del sito). La richiesta di “amicizia” deve strettamente rispondere ai requisiti elencati sopra, tanto che bisogna avere uno di questi aspetti in comune o conoscere l’indirizzo email del contatto per poterlo aggiungere (l’interessato deve comunque accettare la nostra richiesta). Fa parte della “netiquette” (l’etichetta su Internet) scrivere un paio di righe quando si richiede il collegamento per circostanziare la richiesta (Salve, ci siamo conosciuti alla conferenza tal dei tali… Ciao, eravamo colleghi di Università… e via così), anche perché da qualche tempo non c’è modo di interagire con un “non amico” se prima non si accetta la richiesta (in verità il modo c’è ed è diventare utente “premium”, pagando un abbonamento al servizio InMail che permette la comunicazione all’interno di LinkedIn anche tra non “collegati”).
Una nota importante se ci si appresta a registrarsi sul sito: il proprio profilo dovrebbe essere in almeno due lingue (inglese e italiano) e il primo che si crea diventa quello “ufficiale“, quando ci si candida tramite altri siti che richiedono l’accesso a LinkedIn verrà usato quello, per cui se si pianifica di cercare lavoro all’estero è necessario creare il proprio profilo principale in inglese utilizzando la versione anglofona del social, altrimenti tutte le candidature inviate tramite la funzione interna saranno in italiano (è tuttavia presente la funzione per allegare comunque il proprio cv in pdf).
Decisa la lingua da cui partire (se si cerca lavoro all’estero o multinazionali è meglio averlo in inglese) come prima cosa bisognerebbe decidere il proprio indirizzo all’interno del servizio, qualcosa come https://it.linkedin.com/in/nomeconogme e non https://it.linkedin.com/in/asvkmkvalò256 (fornito di default). Praticamente è obbligatorio tenere il profilo aggiornato con tutte le esperienze lavorative e i progetti a cui si è collaborato, oltre a modificare il livello di riservatezza del proprio profilo (chi può vedere cosa, chi può contattarci, indicizzazione da parte dei motori di ricerca ecc…), ricordandosi di aggiornare sempre tutte le lingue.
La funzione “CERCA” Permette di discriminare per Azienda, Titolo (posizione lavorativa), Località (vicino a), Paese, CAP tutti combinabili a piacere e con i risultati ordinabili per pertinenza o data pubblicazione. È possibile attivare la ricerca automatica della posizione desiderata, LinkedIn cercherà periodicamente con i paramenti da noi inseriti e ci invierà un’email con i risultati alla cadenza scelta (giornaliera, settimanale ecc).
La ricerca passiva del lavoro
Cosa si intendiamo con ricerca “passiva” di lavoro? Intendiamo un modo di cercare lavoro che prevede un’attivazione da parte dell’utente minima rispetto alla ricerca attiva perché una volta compiuta un’azione ci si limita ad aspettare che siano altri a cercarci il lavoro, con tutte le conseguenze (positive e negative) che questo comporta.
Questa è la soluzione più utilizzata per chi non ha tempo (perché magari lavora già ma vuole cambiare) o non ha dimestichezza con Internet.
Per cercare lavoro le strade sono sostanzialmente tre: tramite le agenzie per il lavoro, tramite il centro per l’impiego e infine l’attivazione personale che prevede ore spese a rispondere ad annunci o a compilare form di auto-candidatura. Quest’ultima parte è stata analizzata poco sopra, la seconda è una via di mezzo, mentre la prima prevede l’iscrizione alle agenzie per il lavoro (ex agenzie interinali). Sono numerose e distribuite su tutta la provincia anche se ovviamente il capoluogo la fa da padrone in quanto a numero di filiali presenti. Qui di seguito l’elenco completo aggiornato al 29 febbraio 2016 di tutte quelle iscritte all’albo delle agenzie per il lavoro di Padova e della sua provincia presenti sul sito Cliclavoro
Poiché sono privati tra di loro non comunicano, quindi quando un’agenzia ha un’offerta di lavoro ha l’esclusiva. Alcune filiali/agenzie tendono a specializzarsi nella ricerca di determinate figure lavorative (operai edili, venditore, baristi ecc), per questi motivi è utile, per non dire indispensabile, iscriversi a quante più agenzie per il lavoro possibili, in modo da ampliare le proprie opportunità. Purtroppo non esiste una procedura univoca per farlo, alcune richiedono l’iscrizione online nel proprio sito, altre preferiscono parlare direttamente con il candidato (che comunque deve avere sempre un curriculum vitae pronto, sia cartaceo che in digitale – magari su chiavetta usb -. Ricordiamo ai lettori che l’Informagiovani fornisce anche questo tipo di servizio, aiutando nella stesura del curricolo). Conviene sempre prima di recarsi alla filiale di proprio interesse controllare sul sito internet o telefonando direttamente. Abbiamo predisposto gli elenchi presenti qui sopra proprio per agevolare i nostri utenti in questa procedura. Al momento della consegna del curriculum in agenzia ricordarsi sempre di specificare la zona in cui si cerca lavoro, specie per nei casi di agenzie per il lavoro con molte filiali non è detto che le zone di competenza siano sovrapponibili, specie se si esce dalla provincia di appartenenza (per intenderci: se vado in una filiale a Mestrino non è detto che questa cerchi opportunità lavorative anche a Grisignano di Zocco sebbene confinante! Dopotutto è in provincia di Vicenza).
Il centro per l’impiego
Premessa importante: in tutti i casi l’aspirante lavoratore non paga nulla, sia le agenzie che il centro per l’impiego sono gratuiti. Il Centro Per l’Impiego è l’ufficio pubblico per la ricerca di lavoro. È il primo posto a cui rivolgersi quando si perde lavoro o si è alla ricerca del primo impiego poiché permette anche tramite il proprio sito Internet di registrarsi e stampare tutti i documenti che possono servici (disoccupazione ecc ecc). Ogni Regione d’Italia gestisce in modo abbastanza autonomo i propri centri per l’impiego, dividendoli spesso in aree provinciali.
Per quelli della Provincia di Padova il sito ufficiale è: questo. Una volta registrati si avrà il proprio nome utente e password per poter accedere al proprio profilo e candidarsi alle offerte di lavoro presenti. Questo punto è importante, perché al contrario delle agenzie per il lavoro che cercano lavoro per noi, i Centri Per l’Impiego non funzionano più così già da qualche tempo. Alle volte ci avvisano quando parte un corso di aggiornamento gratuito ma mai per un’opportunità lavorativa. È l’aspirante lavoratore che deve candidarsi alle offerte presenti sul sito, poi gli uffici provvederanno ad inviare il proprio curricolo inserito in precedenza all’azienda. Per chi ha studiato e utilizzato il servizio stage/job dell’Università Degli Studi di Padova il funzionamento è identico.
Si può segnalare al C.P.I. (Centro Per l’Impiego) la posizione di disoccupato e controllare le offerte di lavoro.
Il C.P.I. è un centro di orientamento che, insieme al Centro di Formazione Ettore Bentsik e a Eures, guida nella ricerca di una professione.
Per iscriversi al C.P.I.
- Recarsi in uno degli sportelli del Centro per l’Impiego
- Fare autonomamente la registrazione online sul portale www.provincialavoro.padova.it e in particolare bisogna compilare questo form e poi inserire il proprio CV.
Completata la registrazione al portale si può accedere a tutti i servizi online per le persone.
Il centro per l’impiego di Padova da tempo ha attiva anche una sezione online in cui è possibile richiedere la DID, la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro.
Per rilasciare la dichiarazione verranno richiesti i dati personali, il codice fiscale, la cittadinanza, la residenza ed i recapiti (telefono fisso, cellulare, email) oltre alcuni dati su eventuali attività lavorative in corso o passate.
Per attivare pienamente il proprio profilo e potersi così candidare alle offerte di lavoro presenti sul sito (cosa che consigliamo caldamente) è necessario recarsi DI PERSONA al centro per l’impiego, muniti di un documento di riconoscimento per confermare la disponibilità al lavoro firmando il patto di servizio che sancisce gli obblighi del lavoratore e del centro per l’impiego. Consigliamo di avere sotto mano anche un curricolo nel caso sia richiesto (se non ne avete uno potete venire presso i nostri sportelli per copilarlo con l’aiuto di un operatore).
Ricordiamo che è possibile, registrandosi anche a questo sito prenotare il giorno e l’ora dell’appuntamento ed evitare così lunghe attese.